venerdì 4 settembre 2015

Giulia che visse due volte - parte 16

"Buonasera, vi informo che Giulia è tornata al suo splendore"
Volante e plancia in mogano della Giulia Nuova Super
Trascorse altro tempo, furono condotti a termine un’infinità di altri interventi, grandi e piccoli.
Fu sostituita la pompa dei freni.
Fu sostituita la pompa dell’acqua.
Furono revisionati tutti i percorsi elettrici della fanaleria (diede qualche problema il funzionamento delle frecce).
Una sorta di silicone “fissò” meglio le parti del corpo filtro aria.
Fu regolata la vite della bagagliera, in modo tale che il coperchio (in 18 anni mai stato fermo in posizione aperta) non cadesse e non decapitasse più l’ignaro passeggero.
Furono ripetutamente collaudate le pinze dei freni.
Insieme ad un collega di molti anni prima (di un’officina Alfa Romeo nella zona di Staglieno), che si presentò indossando una tuta d’epoca come per un rito, Enzo mise a punto la carburazione. Giulia è dotata di 2 carburatori doppio corpo, sulla mia si tratta dei Solex, ma altre Giulie montano i Weber o i Dell’Orto. L’anziano collega spiegò ad Enzo che il vacuometro ( * ) serve sino a un certo punto… Molto più efficace una tecnica, che gli spiegò passo passo, consistente nell’agire in precisa successione su alcune e non altre viti della carburazione. In quel modo le Alfa (e la Giulia) girano a meraviglia.
Furono attentamente esplorati gli “interni” delle portiere, i meccanismi delle manovelle finestrini…
Così – messo un po’ più alle strette - anche il tappezziere terminò il ripristino della selleria. La mia Giulia non ha la finta pelle/sky né il cosiddetto Texalfa, ma un bel panno beige chiaro con inserti in finta pelle nera. Non so se sia più raro, so che certamente è più piacevole alla vista! A quel punto, a Claudio ed Enzo non rimaneva che montarli e portare l’auto in carrozzeria, infatti mi fecero presagire che in una decina di giorni avrebbe potuto aver luogo…la mitica riconsegna di Giulia. Non che da loro Giulia stia male, eh, per carità! Ma, dopo 7 mesi, confesso che Luisa ed io avevamo voglia (per non dire necessità psicofisica) di qualche gita a velocità di crociera magari a Varazze, mia patria, o a Camogli, o a Rapallo… E (lasciatemelo dire) sono convinto che, al momento della riconsegna, anche Claudio ed Enzo soffriranno un po’ il distacco da Giulia, che grazie alle loro cure…ha tenuto loro compagnia per 6 mesi, progressivamente sempre più in forma, diventando una di famiglia.
Intanto, il suocero di Claudio, specialista di arredi da motoscafo, aveva preso in consegna il bel volante di Giulia. Facendosi preparare in farmacia un composto con acqua ossigenata, seppe con amore rinnovare l’Hellebore così bene che non l’avresti riconosciuto, degno della plancia di un “Riva” che trasporti miliardari sopra un lago. Si trattava, come si suol dire, dei tocchi finali, quelli che consentono a Claudio ed Enzo di lasciarti un SMS sul telefonino e poi di restituirti un’auto che, malgrado un’apnea di 42 giorni, pare quasi uscita di fabbrica in quel momento…
E così avvenne, infine, venerdì 15 maggio 2015, più o meno 7 mesi e una settimana dal giorno orribile dell’alluvione. “Buonasera, vi informo che Giulia è tornata al suo splendore, se volete sabato mattina siamo in officina!”
A Claudio risposi: “Non dimenticheremo mai quel che avete fatto. Non lo dimenticheremo mai”.
E Claudio mi controrispose: “Per noi è stato un piacere, e poi voi siete speciali! Grazie ragazzi”.

( * ) in meccanica il vacuometro serve per sincronizzare i carburatori o i corpi farfallati, altrimenti si hanno valori di vuoto differenti alle varie aperture, specialmente col pedale acceleratore in rilascio.


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