mercoledì 2 settembre 2015

Giulia che visse due volte - Parte 14

Un ricamo punto croce

E ammucchiati in un angolo vedo i sedili e i poggiatesta, totalmente da rifare, anche il divano posteriore, che – poverino - era seminuovo ma per rimuovere il fango si è dovuto lungamente raschiarlo con vigoria.


Il cofano motore è sudicio da far paura, acqua e fango sono penetrati dappertutto, ci saranno da rivedere il servofreno, tutti gli ingranaggi, i carburatori, i filtri, tutti i fili elettrici, tutte le vaschette dei liquidi freno e frizione, insomma…tutto. Ricordo come fosse oggi anche l’acqua giallastra, e densa e torbida come brodo, che stagnava dentro le parabole dei fari, dettaglio forse poco importante, però ai miei occhi testimoniava tutta la putredine che Giulia aveva dovuto bersi, e che in parte ancora stagnava dentro di lei, quasi infettandola…


Ma vedemmo che Claudio ed Enzo stavano via via già smontando tutto, con la precisione implacabile dei chirurghi, come orologiai svizzeri (io penso, e gliene sono grato, che in quei primi giorni abbiano dedicato quasi tutte le giornate interamente a Giulia). La moquette grigio scuro ad esempio era già stata tutta rimossa e lavata, stava asciugando e pareva esser venuta davvero bene, piccola cosa ma grandemente di buon auspicio. Stavano inoltre valutando quali parti recuperare e quali sostituire, ad esempio la strumentazione del cruscotto – i mitici strumentoni circolari della Veglia - era probabilmente compromessa, si poteva (con grande difficoltà) pulirla e ripristinarla, ma esisteva il rischio che poi non funzionasse a dovere…


Mi informarono infine che il fondo vettura presentava una piccola “feritoia” dovuta a corrosione, il carrozziere l’avrebbe poi chiusa, a tempo debito, con una pezza in lamiera.


E, prima che Luisa ed io ce ne andassimo, ricordo come fosse oggi un loro gesto di tenerezza, poggiarono sul parabrezza il panno blu “Giulia is back” a suo tempo ricamato da mia moglie a punto croce nel tipico corsivo Alfa degli anni ’60-‘70.

Nessun commento:

Posta un commento