venerdì 24 luglio 2015

Giulia che visse due volte - parte 10

L'Officina "Beta"


Conobbi Claudio Sabetta nella sua officina di via Robino a fine anni '90, perché mia sorella e mio cognato all’epoca abitavano lì accanto, e gli affidavano periodicamente la manutenzione di una Fiat 500. Claudio e il suo staff infatti sono anche specialisti di auto d’epoca. Le loro grandi capacità, e la rete di fornitori dove reperiscono pezzi di ricambio eccetera, ne fanno un gruppo di lavoro di straordinaria efficienza (l'officina non è ampia, può lavorare 3-4 vetture per volta, ma il viavai è non a caso intensissimo).
Claudio scherzosamente si definisce “l’unico ladro fra gli sbirri”, perché il padre e la madre, ieri, e i fratelli, oggi, appartengono tutti alle forze dell’ordine. Il padre, guarda caso, conduceva le Giulie dei Carabinieri, le famose pantere “Super” (motore di 1570 cc), protagoniste di tanti inseguimenti…
Dalla fine degli anni ’90, perciò, l’Officina “Beta” è la soluzione ai (pochi) problemi di Giulia. A loro la affido anche per le revisioni biennali, che Giulia – malgrado la venerabile età - supera sempre a passo di carica.
Claudio è una persona estremamente positiva e dinamica. Trasmette vitalità, trasmette energia di segno +, sa guardare sempre avanti, gli piace risolvere, aggiustare, riparare, superare le difficoltà, gettare il cuore oltre gli ostacoli. Qualche anno fa, nonostante la giovane età, ha affrontato all’improvviso un grave problema di salute, che lo ha reso, se possibile, ancor più proiettato in avanti, e più capace di attribuire alle cose il loro giusto peso (attribuendone poco o niente a quelle che non ne meritano). Quando smette la tuta da meccanico veste i panni del padre di famiglia, e una prole ancora giovanissima gli “riempie” il weekend di impegni inderogabili! La donna che oggi dà pienezza ai suoi giorni lo vuole coinvolgere anche in un corso di cucina, idea secondo me quanto mai azzeccata, le mani di Claudio infatti sono risorse, ora possono essere precisione, ora creatività, ora risolutezza. Lo vedrei davvero bene ad affettare una julienne di verdure o pestare un bel marò di fave al mortaio, in quel caso potrei fargli io da insegnante…

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