domenica 19 luglio 2015

Giulia che visse due volte - Parte 6

La signora Giulia
La moglie e l'amante
La Giulia di cui racconto è una Nuova Super 1300 dell’anno 1976, nacque ad Arese, compie gli anni ogni primo di marzo. La comprai nel giugno 1997, quando una signora di Celle Ligure, rimasta vedova, la mise in vendita. Ebbe prima di me quell’unico proprietario, Ferdinando Z., un molisano classe 1930, dunque – povera creatura - morto assai precocemente. La pagai 3 milioni di lire, l’auto era complessivamente in buone condizioni sia come meccanica sia come carrozza. Necessitava di qualche minimo intervento e, in prospettiva, di un rifacimento dei sedili anteriori, alquanto consumati. Andai a ritirarla con Giovanni A., mio grande amico di gioventù, possessore di una Spider 2000 verde inglese, il quale – quando sentì Giulia in moto – mi bisbigliò “Guarda che se non la compravi tu la compravo io”. Giulia era per me un amore non recente, avevo adocchiato una bellissima Nuova Super 1600 grigio indaco già nel 1993, targata PG, la richiesta era di appena un milione di lire, ma poi avevo desistito perché trovare un box ecc. in quel momento mi risultava disagevole. Vi fu poi la lunga malattia di mio padre, dal ‘94 al ‘96, e tante altre storie anche sentimentali poco belle a ricordarsi e raccontarsi, meglio dimenticarle e tacerle.
Acquistai dunque Giulia, per la verità, in uno dei momenti più difficili della mia vita. Intendo dire sia dal punto di vista umano (la perdita di mio padre, avvenuta l’anno prima) sia professionale (avevo dovuto ad aprile abbandonare una proficua posizione di lavoro presso un’importante azienda bolognese a causa dello stress psicofisico). Quell’estate, vissuta al “chiuso” in un box del quartiere di Marassi, fu una delle più felici che io rammenti. Giulia mi riportò alla vita. Comprai il necessario (mastice, Ferox, cere…) e mi dedicai con cura e passione a tutta una serie di piccoli lavoretti di cui l’auto necessitava. Ripeto, piccolissimi interventi (sostituire una vite, lucidare una cromatura…), io infatti non avrei di certo le competenze per effettuarne di più impegnativi, ma a settembre Giulia appariva più in forma che mai. Poco dopo, infatti, superò senza alcun problema la prima di tante revisioni.
Nello stesso periodo, ad un mercatino di brocante in quel di Nizza Monferrato trovai anche il libretto originale di uso e manutenzione, mi chiesero 60mila lire, ma poi me lo vendettero per 20. Il libretto è prezioso perché contiene in dettaglio anche l’impianto elettrico della vettura.

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